Se c’è un manager che ha fatto dell’understatement la sua bandiera, questo è Alberto Peroglio Longhin. Sarà perché è torinese, o perché ha buoni studi alle spalle, ma di Peroglio Longhin non si ricorda una frase sopra le righe. Entrato nel 1997 in Alpitour, occupa per diversi anni ruoli di responsabilità in ambito commerciale e marketing. Nel pieno della tempesta Parmalat, nel 2004 viene chiamato dal commissario straordinario Enrico Bondi a salvare il salvabile del t.o. Parmatour e quindi a occuparsi del risanamento e della cessione del Parma Calcio. Segue una breve e dimenticabile esperienza nell’Agenzia di promozione e sviluppo del turismo del Lazio. Diventa imprenditore nel 2008, fondando con Paolo Scoffone il network Liberi Tutti (ceduto nel 2013 a Value Holding) e alla creazione di Eatinerary, viaggi alla scoperta del gusto, in società con Oscar Farinetti e la sua Eataly. Arduo il compito che l’attende nel Gruppo Bluvacanze (Bluvacanze SpA, Cisalpina Tours SpA e Going Srl), dove prende il posto di Massimo Rosi e dovrà occuparsi, tra le tante cose, degli sviluppi della partnership con Open Travel Network nel progetto B&O guidato da Giorgio Lotti, di cui Rosi era stato fautore.