Non era facile insediarsi nella posizione di a.d. di Welcome Travel Group SpA, ruolo ricoperto con mano ferma - e per 8 lunghi anni, fino ad agosto 2016 - dal predecessore Gian Paolo Vairo. Ma Adriano Apicella (42 anni, studi economici in Cattolica e management in Bocconi, fondatore nel 2004 di Welcome Travel Sud e dal 2008 responsabile Industry Relations di WTG) è un napoletano sui generis: all’eloquio fluente e all’approccio empatico unisce la concretezza derivatagli dalla pluriennale frequentazione dei comitati dei CdA del network controllato da Alpitour e Costa Crociere. Alla convention WTG di Tivoli e Lazise (gennaio/febbraio 2017) ha inaugurato il mandato destinato a scadere nel 2020: oltre a condurre il talk-show con i t.o. partner (nella foto, da sinistra verso destra: Roberto Pagliara di Nicolaus, Carlo Schiavon di Costa Crociere, Pier Ezhaya di Alpitour, Fabio Giangrande di Albatravel, Luca Battifora di Hotelplan / Turisanda e Massimo Broccoli di Veratour) e a presentare la prima linea del management (il direttore marketing Roberto Natali e il direttore rete indiretta e sviluppo Massimo Segato), Apicella ha fissato i paletti del suo mandato: “Creare un club di agenzie felici: questo il nostro obiettivo primario. Sappiamo di poter contare su 1.029 agenzie di alto profilo, che ci hanno scelto consapevolmente e ne sono ancora convinte (circa 400 sono con noi da più di dieci anni, il 60% è al terzo rinnovo triennale): non sono il risultato di “annessioni” di reti più piccole (larvata critica a competitor come Uvet o Gattinoni, cresciuti proprio grazie alle acquisizioni - ndr). Non abbiamo aree scoperte, la rete è distribuita per il 65% al nord e per il restante 35% al centro-sud, il che rappresenta bene il mercato turistico italiano. Il perimetro rimarrà costante: registriamo un turn-over pari al 3,5% annuo, le nuove affiliate pareggiano le uscite, crediamo che il peggio sia passato: dopo la crisi del 2011/2012, da circa tre anni le agenzie sono più o meno le stesse. Per il contratto di affiliazione, è confermato il meccanismo a market share introdotto nel 2006: una determinata quota delle vendite dovrà andare ad Alpitour, Costa e agli operatori top, attraverso un meccanismo di selezione che varrà anche coi vettori aerei (qui spunta fuori l’anima da Industry Relations di Apicella - ndr). Abbiamo anche eliminato un dettaglio che dava qualche mal di pancia agli agenti, ovvero le penalità che l’agenzia era tenuta a versare in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, sostituendole con incentivi ad hoc”. Appunto, un club di agenzie felici (anche nel portafoglio).