SeaNet Travel Network è stata fondata nel 2010, quindi la crisi l’ha vista tutta, dal primo giorno a oggi. Basti pensare che, quando ha iniziato, le agenzie italiane erano più di 12.000, oggi ne sono sopravvissute due terzi. Però SeaNet, grazie all’impegno di uno dei soci fondatori, il dir. commerciale Andrea Pesenti (romano de Roma, ma con ascendenze lumbard, qualcosa vorrà dire...), è passata da zero a 280 agenzie affiliate. Agenzie già operative e indipendenti, quindi non facili da convincere. Come ci è riuscito? Tralasciamo le tre domande, ecco le risposte.
“La prima regola per affiliare un’agenzia è capire chi hai davanti: conoscendo a fondo le tematiche di quest’attività, è facile entrare in sintonia con il titolare, visto che parliamo la stessa lingua. Poi parto dal presupposto che un’agenzia indipendente, per quanto il titolare sia bravo, è fuori mercato per il 50% delle proprie attività. Quando prendo un appuntamento e mi presento, è frequente essere accolto così: ’Ah, guarda, sono anni che i network ci provano, ma io non mi sono mai affiliato, credo che qui perderai del tempo...’. Io non mi perdo d’animo (tutt’altro, anche perché comincio ricordando al titolare i soldi che ha probabilmente perso, in passato...) e affronto tre argomenti che possano cambiare, subito e in meglio, il lavoro giornaliero, la redditività e la competitività dell’agenzia. Quanti mi danno retta, alla fine? Non tutti, ma una buona parte sì. Certo, negli anni ho perso una cinquantina di affiliati, era inevitabile vista la crisi, infatti il 60% di essi non ha cambiato rete, ma semplicemente (e tristemente...) cessato l’attività. Con Geo Travel Network (la rete guidata da Luca Caraffini) abbiamo un accordo commerciale e una grande sintonia, ma - nel nostro settore, è noto - nulla è per sempre. Se mai SeaNet uscisse da Geo? Beh, contrattualmente è possibile, lo farei solo se fossi convinto di poter offrire alle agenzie SeaNet qualcosa di meglio di quello che hanno oggi”.