Saranno le tempie ormai imbiancate, sarà il fatto di chiudere - da anni - bilanci in nero, ma mai Luca Caraffini, al secondo mandato come a.d. di Geo Travel Network, aveva adottato un piglio così profetico, come quello usato alle convention di novembre 2016 della sua rete. “Quattro anni fa dicevamo che da 12.000 agenzie saremmo scesi a 8.000, e avevamo ragione. Nel giro di un paio d’anni le agenzie caleranno ancora a circa 6.500. È il numero giusto, se si guarda alle potenzialità del mercato e alle sue dimensioni geografiche, che ci permetterà, con i nostri 1.545 affiliati (di cui 1.183 Geo), di recitare un ruolo ancor più di primo piano, anche se non prevediamo ulteriori acquisizioni.Mentre le altre agenzie perdono il 10%, quelle di Geo chiudono il 2016 con + 4% di fatturato, nonostante la difficoltà di ottenere camere e voli su Grecia e Spagna, e il crollo di Egitto, Tunisia e Turchia. Al risultato hanno contributo il Mare Italia a + 20% e le crociere col + 7%; negativi invece le OLTA (- 12%) e villaggi e pacchetti (- 10%). Sono 500 i milioni di fatturato intermediato dalle nostre agenzie, con gli operatori a contratto, grazie anche all’operazione Win4all. Cinque anni fa (era dicembre 2011) abbiamo iniziato un percorso con Alpitour e Costa Crociere, che ci ha permesso di aggiungere prodotto qualificato al nostro portafoglio e di canalizzare vendite verso i nostri azionisti, per cui rappresentiamo uno dei migliori network, in termini di performance. Il sistema di filiera verticale avrà un'esplosione, anche se qualcuno vorrebbe frenare questo processo. Occhio, perché sono anni che faccio previsioni, e finora ci ho sempre preso...”.