La “formula roulette” fu inventata dai t.o. tedeschi negli anni ’80 del secolo scorso, quando compravano hotel in Costa del Sol un tanto al chilo: il cliente, rigorosamente in agenzia di viaggi, prenotava un pacchetto a Torremolinos e - in cambio di un sensibile sconto - andava a riempire i posti vuoti lasciati da coloro che avevano già prenotato; in quale hotel andasse a dormire lo scopriva addirittura sul posto, talvolta. Tanti decenni dopo, l’abusata dizione “formula roulette” è andata in soffitta, le agenzie di viaggi sono tagliate fuori e la romana Toratora si presenta come piattaforma di eCommerce che organizza “viaggi a sorpresa” (li chiama proprio così) con pacchetti volo + hotel di cui si conosce solo la data e il luogo di partenza fino alla settimana prima, quando viene comunicata la destinazione. Il pacchetto base costa 179 euro e comprende tre giorni e due notti in tutta Europa, volo incluso, ma può essere esteso a una o due settimane e toccare località di mare come Ibiza o Santorini (ovviamente a prezzi adeguati). Il cliente può scartare tre città europee (quelle dove è già stato) e profilandosi sul sito può far capire a Toratora che - avendo fatto l’Erasmus a Stoccolma - non è interessato alla Svezia. Il target di riferimento è evidentemente giovanile (18-35 anni) e - non a caso - su Instagram promuovono Toratora popolari influencer come Giorgia Soleri o Camihawke.
Toratora Srl è stata fondata nel 2018 dal CEO Francesco Simeone, dal digital manager Giuseppe De Lauri e dal chief technology officer Tiziano Ciotti, che ne detengono il controllo e una quota dell’azionariato pari al 75%. Dopo il “tutoraggio” iniziale di Lazio Innova (“società in house della Regione Lazio, partecipata al 19,50 % dalla Camera di Commercio di Roma, che opera nella progettazione e gestione di azioni per il sostegno all’innovazione”) un primo aumento di capitale, nel 2020, ha visto l’ingresso di altri tre soci al 25%. Contando oggi su una decina di dipendenti, a marzo 2022 Toratora ha partecipato al Travel Investor Day organizzato dall’Associazione Startup Turismo a Milano: cerca 1 milione di euro del quale il 35% destinato all’IT, il 45% al marketing e il 20% ai servizi. Cosa pensa l’autore di questa newsletter sulle startup turistiche è scritto qui, ma i colleghi di Toratora sono giovani e meritano un incoraggiamento.