pone tre domande a Marco Ricchetti, modenese, una carriera tutta nella Coop: iniziata occupandosi di marketing e comunicazione sociale e quindi culminata, nel 2000, prima con la vice direzione e poi con la direzione generale di Robintur; dal 2004, Ricchetti è presidente e direttore generale del Gruppo Robintur, di proprietà Coop Adriatica ed Estense. 650 milioni di euro di giro d’affari nel 2011, obiettivo 1 miliardo entro il 2014. Al Gruppo fanno riferimento 400 agenzie (il 70% di proprietà o partecipate) e diverse reti: Viaggia con Noi (52 agenzie in aip), Via con Noi (130 agenzie), Argonauta Viaggi (partecipata all’81%, 8 agenzie di proprietà), Gruppo Professione Turismo, Viaggi dello Zodiaco. Recente la sottoscrizione di accordi di partnership con Nuova Planetario e con CTA Consulenti Turistici Associati.
Domanda - Il Gruppo Robintur è già integrato verticalmente (retail, leisure + BT, e t.o. Egocentro): anche voi seguite il trend e volete fare il t.o.? Risposta – Firma Tour, il nostro t.o. in-house, rappresenta il 15% del fatturato del Gruppo, una quota non elevata, che non intendiamo sviluppare più di tanto. Il nostro mestiere è e resta quello di distributori, sia come retaggio della proprietà Coop, sia come visione strategica del Gruppo. Abbiamo avuto l’opportunità, quasi per caso, di “aver un piede” nel tour operating e l’abbiamo colta, tutto qui. D - Robintur è da sempre profondamente legato al territorio di origine, l’Emilia, e ha un modello di business derivato da quello delle cooperative. È così, oppure è solo una percezione? R - È così, siamo nati qui e restiamo legati al nostro territorio, ne siamo orgogliosi. Nella nostra regione, tutti i centri commerciali più importanti ospitano un’agenzia Robintur, a quelli medio-piccoli non siamo interessati. Stiamo sviluppando la Toscana, abbiamo buone basi in Puglia, siamo leader anche in Campania, grazie alla joint-venture Via con Noi. Il fatto di poter aprire sia agenzie di proprietà che in aip offre grandi opportunità: a Pontedera e a Lucca, ad esempio, abbiamo riconvertito in aip due agenzie che non rendevano abbastanza come unità locali. Un giro d’affari di € 500/700.000 all’anno è sufficiente per un associato, non per una’agenzia diretta. D - Gli accordi con Planetario e CTA preludono a una fusione in un’unica società? R – Non al momento, soprattutto con Consulenti Turistici Associati, realtà consolidata in Veneto e complementare alla nostra rete. Con Planetario abbiamo forti affinità (è di proprietà di Coop Consumatori Nord Est – ndr) ed eventuali integrazioni tra le proprietà Coop, di cui si parla da tempo, potrebbero favorire un simile progetto.