Dopo l’acquisizione delle 220 agenzie Marsupio Viaggi (a febbraio 2019) arrivano le 126 agenzie Fespit, ma a Franco Gattinoni - per raggiungere il traguardo di 600 punti vendita, che confluiranno a gennaio 2020 sotto il nuovo brand My Network - servono le 220 agenzie SeaNet Travel Network. Se di Fespit sappiamo tutto il passaggio (non solo commerciale) da Geo Travel Network a Gattinoni della rete guidata da Andrea Pesenti non è ancora ufficiale, ma lo sanno già tutti. Tre riflessioni a latere: sebbene il presidente affermi che “non ci sarà un network di serie A e uno di serie B: saranno due brand con strategie, contenuti e servizi diversi” è evidente che qualche differenza sarà inevitabile. Nel network A ci sono le agenzie di proprietà Gattinoni, le G40 e leOne! Travel Experience, ovvero punti vendita storici e importanti, il cui fatturato medio è un moltiplicatore di quello medio del network B. Due reti di agenzie, diffuse su tutto il territorio, con strategie commerciali diverse ma complementari sono la risposta del “distributore puro” (quale Gattinoni da sempre reclama di essere) al progetto di integrazione verticale promosso da Costa Crociere e Alpitour con Geo Travel Network e Welcome Travel. Infine, va riconosciuto a Franco Gattinoni che nel canale tradizionale ha sempre creduto, e continua a farlo, come lui steso afferma: “Contrariamente a quello che mi suggerivano i consulenti, abbiamo avviato progetti e aperto nuove agenzie quando altri le chiudevano: assumendo personale mentre i concorrenti aprivano la cassa integrazione”. Vediamo quale direzione prenderà My Network, intanto questo è il nuovo marchio, in anteprima assoluta.
Cominciano a vedersi i risultati della gestione di Adriano Apicella, nominato a.d. Welcome Travel Group a febbraio 2017, celebrata dal trasferimento nella nuova sede di Corso Como 15 a Milano, in pieno fashion-district. Consolidata la squadra di comando: la rete Nord Centro Italia diretta da Massimo Segato; la divisione commerciale capitanata da Elisabetta Palai per la parte leisure e da Vittorio Amato per i vettori; service center e vendite coordinate da Laura Antonioli. Positivi i risultati dell’esercizio 2017-2018: le vendite hanno registrato un +11% in ambito leisure e un +6% di BSP, generando un volume d’affari pari a 1 miliardo e 210 milioni di euro, ripartiti in 645 milioni di leisure e 565 milioni di biglietteria. Invertito il trend negativo, ovvero la chiusura di agenzie, visto che “Le nostre si attestano a oltre un milione di euro di fatturato annuale, calcolato su 1.180 punti vendita” puntualizza Apicella “Erano 1.100 nel 2017, abbiamo ripreso a crescere”. E tra le tante attività a supporto delle vendite, la prima WeCruise, la crociera Costa in vendita solo nelle agenzie della rete: una speciale minicrociera a bordo di Costa Victoria, in partenza da Venezia ad aprile 2019, con la nave totalmente brandizzata Welcome Travel.
Rossoclub Viaggi e Villaggi, il network integrato secondo Matteo Bonsignore
Ci sono tre elementi che rendono unico Rossoclub Viaggi e Villaggi, network con sede a Taranto, fondato nel 2009 e guidato dal 36enne Matteo Bonsignore, legato commercialmente ad Agenzia per Amica by Achille Lauro NeTravel. Primo, c’è ancora qualcuno che ha il coraggio d’investire in una rete di agenzie di proprietà (oggi sono 13, la metà nel tarantino, le altre in Piemonte, Campania, Abruzzo e Molise). Secondo, la sede è in Puglia, regione che - al di là del recente successo come destinazione modaiola - è sempre rimasta ai margini del networking turistico italiano. Infine, dimostra che è possibile integrare verticalmente, senza chiamarsi Alpitour o MSC Crociere: Rossoclub è un tour operator che commercializza villaggi e resort in Italia e all’estero, in alcuni dei quali fornisce anche servizi di animazione, e che propone il proprio portafoglio sia ad agenzie indipendenti, che alle 13 proprie. “Il mestiere l’ho imparato nei villaggi, dove ho lavorato per dieci anni, dal 1999 al 2009, chiudendo la mia carriera come resp. settore bimbi all’iGV Club Le Castella” racconta il GM (e azionista unico di Gruppo Rossoclub Srls) Bonsignore “La prima agenzia l’ho aperta nel 2009, nella mia città, la seconda nel 2010, le altre sono venute quando ho intravisto le giuste opportunità. Perché Rossoclub? Semplice, perché è il mio colore preferito, e perché ‘club’ significa villaggio, ovvero il prodotto che conosco meglio. Scegliere il resort giusto, personalizzarlo e poi venderlo in un’agenzia Rossoclub: non c’è modo migliore di controllare il prodotto, dall’inizio alla fine”. Ultimo nato, Rossohotel, piattaforma di prenotazione esclusivamente b2b che integra 35 fornitori alberghieri con un’offerta di oltre 300.000 strutture. “Io non mi fermo mai, ho sempre nuove idee, ho bisogno di colleghi e collaboratori che credano nel progetto e tengano il mio passo!”. Viva l’entusiasmo.
Smile Travel Network, il network che investe sulla formazione
Creare un network di agenzie, con l’aria che tira, è coraggioso e forse anche un po’ incosciente. Ma coraggio e incoscienza, oltre a vent’anni di esperienza nel settore, non fanno difetto a Sergio Facco, fondatore nel 2017 di Smile Travel Network, sede a una ventina di chilometri da Padova e obiettivi ambiziosi: far crescere le proprie filiali, visto che la fonte di reddito del network non sono royalties e commissioni versate dalle agenzie, ma percentuali sui volumi generati a favore di un portafoglio di operatori partner (tra i quali MSC, Costa Crociere, Alpitour, Eden Viaggi, Veratour). Due le formule di affiliazione: Smile Point, quella “basic”, che permette di arredare gli spazi secondo i propri gusti, mantenere autonomia operativa e contare sul supporto dello staff Smile Travel per avviare l’attività; Smile Boutique, la più completa, che prevede l’inserimento di un corner, all’interno dell’agenzia, dedicato alla vendita di prodotti travel, appunto una sorta di “boutique per viaggiatori”. “Sono soddisfatto di questi primi 12 mesi di attività” dichiara come direttore commerciale Sergio Facco, con trascorsi in Silverado e Italica Turismo “Ormai abbiamo raggiunto 29 agenzie affiliate e il nostro marchio comincia a girare, anche grazie a un buon presidio social. Tengo particolarmente al progetto Smile Travel Academy, un portafoglio di lezioni, webinar e tutorial preparati appositamente dal nostro staff per garantire un percorso di formazione continua agli affiliati. Perché senza formazione non si va da nessuna parte".
La notizia, prima ancora del piano industriale della “nuova” Robintur guidata dal DG Claudio Passuti, è il fatto che - per presentarlo alla stampa e ai partner commerciali - sia stata convocata una conferenza stampa, in eataly Milano, il 13 aprile 2017. Perché il network appartenente al colosso della distribuzione Coop Alleanza 3.0 è sempre stato parco nella comunicazione: a testimoniarlo, nel 2012 pubblicò una delle rarissime interviste concesse da Marco Ricchetti, predecessore di Passuti. Quali siano i piani di Robintur conviene leggerlo qui. Preferiamo sottolineare i tre motivi per i quali le attuali 312 agenzie con insegna Robintur e Viaggi Coop dovrebbero impensierire i network che ne contano molte di più. Primo, Coop conta 1.168 punti vendita e 8,5 milioni di soci in tutta Italia: un potenziale enorme, mai sfruttato adeguatamente da Robintur, in grado di dare risultati fuori dall’ordinario (si pensi alla promozione di una crociera con sconto del 25% promossa sullo scontrino di tutti i soci Coop che oggi fanno la spesa in un supermercato Coop). Secondo, Robintur è la più grande rete proprietaria in Italia ed è l’unica che ha dichiarato di voler crescere, puntando a 80 negozi con dipendenti e mettendo a budget - in totale - quasi 6 milioni di euro, da qui al 2019. In tempi come questi, chi - tra i maggiori network - s’impegna a investire in negozi fisici e ad assumere personale? Nessuno. Terzo, e questa non la sanno tutti. Robintur ha una capacità di canalizzazione delle vendite unica, in Italia. Chiedere al crocerista o al t.o. che - sottoscritto l’accordo, magari per svariate partenze - si è trovato a dover respingere prenotazioni per eccesso di domanda. Perché a Bologna parlano poco, ma vendono tanto. Sarà la scuola Coop.