Se c’è una delle sei macro-aggregazioni che ormai si spartiscono il mercato delle agenzie di viaggi in Italia che lavora sottotraccia, questa è Robintur Travel Group, guidato da Stefano dall'Ara, Claudio Passuti e Tina Giglio. Perché a Bologna prima si fa, poi si dice (nel nostro settore, di solito funziona il contrario). Due operazioni lo dimostrano: a luglio 2019 Robintur rileva le quote di Orchidea Viaggi Srl di Segrate, fondata 46 anni fa e diretta da Gianfranco Mainardi, imprenditore storico milanese che oggi vanta un giro d’affari di circa 35 milioni di euro l’anno, 40 dipendenti e tre punti vendita a Segrate, Milano e Senago, con forte orientamento sul business travel (2.200 clienti privati e 1.000 aziende). Operazione - della quale non sono trapelate le cifre - volta al rafforzamento in Lombardia di BTExpert, società del Gruppo Robintur guidata dal managing director Riccardo Zanotto e attiva nei servizi B2B, meeting, incentive ed eventi per aziende. A ottobre 2019 è stata inaugurata l’ottava agenzia con insegna Coop Viaggi, a Lugo di Romagna (Ravenna), che segue le filiali di Bologna, Brescia, Cesena, Modena, Pesaro e Reggio Emilia. La rete Viaggi Coop è nata nel 2017 e si affianca a quella sotto il brand tradizionale Robintur. Robintur Travel Group ha la più ampia rete di agenzie di proprietà in Italia, ha chiuso il 2018 con un volume d’affari diretto di 265 milioni di euro e di oltre 500 milioni di indiretto, generato da un network di quasi 300 agenzie. Una rete che compra e apre agenzie di viaggi su strada? Off line e non on line? Miracolo. O follia. O tutti e due.
Come si fanno i cataloghi? Ispirazionali o descrittivi? Strumento di promozione o vendita?
“Si sfogliano ancora e piacciono sempre: i cataloghi di viaggio sono intramontabili. Ma il cambiamento, rispetto a 15 anni fa, è stato epocale. Come deve essere oggi un catalogo di viaggi vincente? Ispirazionale o descrittivo, strumento di promozione o di vendita?” è l’attacco dell’ottimo pezzo di Andrea Lovelock su l’agenzia di viaggi del 9 ottobre 2019. Va letto integralmente, ogni concetto ha valore: clicca qui.
Club Med rivuole le agenzie, lo dice Xavier Mufraggi
Cambio di tendenza per l’inventore dei villaggi vacanza. “Sono ottimista sull’avvenire del mestiere di agente di viaggi. Il nostro obiettivo è aumentare la presenza di corner all’interno delle agenzie. Al momento parliamo di una ventina di punti vendita (in Francia - ndr), ma vogliamo arrivare a una trentina”. L’endorsement a favore della distribuzione tradizionale arriva da Xavier Mufraggi, direttore generale Europa, Africa e Medio Oriente di Club Med dall’inizio di settembre 2019, come riporta la puntuale cronaca di Giorgio Maggi de l'agenzia di viaggi. Due osservazioni, a latere del plauso a Mufraggi per la fiducia nel canale che al Club Med, almeno in Italia, ha procurato anni di vendite e ricavi: da noi il progetto “corner Club Med in agenzia” fu avviato dall’allora direttore generale Club Med Italia Gino Andreetta nel 2012 , ma dopo un buon esordio è stato tristemente abbandonato. Sarebbe ora che Club Med Italia investisse sulle agenzie, dopo aver dedicato tutte le sue forze (da sempre, a dire il vero) alla vendita diretta: speriamo che il nuovo direttore commerciale Anne Laure Redon se la prenda a cuore più del suo predecessore.
Convention delle reti a confronto: Gattinoni Mondo di Vacanze e Uvet Travel System
Da trent’anni partecipo alle convention organizzate da t.o. e network, compagnie di crociere ed enti del turismo. Ne avrò viste un centinaio, sopra e sotto il palco, e ne ho scritto più volte: qui sui cinque errori da evitare e qui sui tre attori che le caratterizzano: agenti, sponsor e organizzatori. A maggio 2019 ne ho contate cinque (!), al punto da meritare un numero speciale di . Ne ho scelte due, svoltesi in contemporanea, una in Salento e una in Sicilia, e le ho messe a confronto: Gattinoni (che conosco bene, avendo partecipato alle ultime tre edizioni su cinque) e Uvet Travel System (al rilancio dopo l’insediamento del DG Andrea Gilardi). È un divertissement e, ovviamente, frutto di opinione soggettiva, ma dimostra che tanto Gattinoni quanto UTS non hanno preso un 6-0 6-0.